
20 Feb L’OLANDA SOSPENDE LE PROCEDURE DI ADOZIONE INTERNAZIONALE
Con decisione del 8 febbraio 2021, il Governo olandese ha sospeso le procedure di adozione internazionale, a seguito dei risultati di un’indagine che darebbe evidenza di fenomeni di corruzione e violazione dei diritti dei minori. Oggetto di investigazione sono state, tra le altre, le procedure concluse in Colombia tra il 1981 e il 1992. La questione è tanto grave quanto assolutamente non nuova, nel paese sud-americano: già nel 2012 un noto programma televisivo aveva dato riscontro di numerose irregolarità e di frequenti violazioni dei diritti primari della persona, avvenuti in quel periodo. Tuttavia, l’iniziativa del Governo olandese, di cui ci permettiamo di sottolineare la scarsa tempestività in quanto segue i fatti contestati di vent’anni e più, ha provocato alcune prese di posizione che mettono in dubbio il valore stesso dell’esperienza dell’adozione. In un’intervista rilasciata a una radio nazionale, il Direttore di ICBF ha dovuto dunque sottolineare nuovamente che dopo di allora, sotto i ponti, sono passate enormi quantità di acqua.
Quelle irregolarità, gravissime, riguardano infatti un periodo che costituisce una sorta di preistoria delle adozioni internazionali, in cui l’adozione “fai-da-te”, non regolata da convenzioni internazionali e da leggi nazionali, si accompagnava a fenomeni di corruzione e di vera e propria compra-vendita di bambini. Qualcuno, allora, reagì immediatamente, ad esempio costituendo associazioni come la nostra che volevano contrastare questi fenomeni e affermare i diritti dei bambini. Qualcun altro, invece, se ne accorge, e se ne stupisce, a distanza di decenni.
Ricordiamo che la Convenzione dell’Aja e le legislazioni nazionali che la recepiscono e la applicano nascono esattamente per evitare le conseguenze drammatiche delle adozioni self-made, che tanti danni e dolore hanno creato nel mondo intero. La Colombia si è dotata di una legislazione attenta, nello sforzo di garantire ai minori la migliore tutela possibile, e oggi si pone come uno Stato moderno capace di proporre adozioni controllate e rispettose dei diritti dei minori. C’è un limite, al tentativo di tutelare i diritti dei bambini? C’è un livello che si può dire “sufficiente” e definitivo? Crediamo di no, perché tutto deve essere adeguato, modificato, migliorato, se necessario stravolto, l’attenzione deve esser sempre più stringente, la pretesa di trasparenza sempre più alta. E tuttavia un’informazione che fosse rispettosa della realtà e delle persone, e che non obbedisca al semplice intento sensazionalistico, dovrebbe certo ricordare quanto allora è accaduto affinché non accada più, ma anche sottolineare che oggi la situazione è totalmente diversa, da tutti i punti di vista.
-Riflessione degli Enti del Coordinamento Oltreladozione