COMUNICATO STAMPA Adozioni internazionali

COMUNICATO STAMPA Adozioni internazionali

COMUNICATO STAMPA Adozioni internazionali

COMUNICATO STAMPA Adozioni internazionali 150316

COMUNICATO STAMPA

Adozioni internazionali, 27 enti autorizzati e 33 associazioni familiari danno voce a 60mila famiglie: “Insieme per salvare il sistema-Italia”.

Milano 15 marzo 2016 – L’adozione internazionale è da sempre sinonimo di rinascita dall’abbandono per tanti bambini che, nel mondo, non hanno una famiglia. L’Italia si è storicamente distinta in modo positivo in questa realtà di accoglienza, garantendo a migliaia di minori abbandonati nel mondo il diritto ad avere un padre e una madre e, con essa, l’emozione e la gioia a tante coppie di aprire la porte a un figlio proveniente da lontano. Una realtà che, oggi, però, “rischia davvero di scomparire”. 

Questo il timore dei 27 enti autorizzati, i cui rappresentanti, insieme a quelli di 33 associazioni familiari, si sono incontrati lunedì 14 marzo a Milano per confrontarsi su quali passi compiere in modo da garantire un futuro all’adozione internazionale. 

I 27 enti presenti all’incontro realizzano il 60% delle adozioni effettuate in Italia, sviluppano l’80% dei progetti di cooperazione nei Paesi di origine dei minori adottati e seguono oltre 2mila famiglie nel percorso dell’adozione. Aggiungendo anche l’operato delle 33 associazioni familiari, il totale delle famiglie rappresentate dalle organizzazioni presenti all’incontro milanese sale a 25mila. 

Un popolo intero nel nome del quale enti autorizzati e associazioni familiari hanno deciso di scrivere una lettera al premier Matteo Renzi e a tutti i ministri del governo con l’obiettivo di ottenere “un confronto costruttivo sul ruolo degli Enti Autorizzati nel ‘sistema-Italia’ (…), al fine di creare sinergie e sviluppare coordinamenti capaci di mettere a disposizione il patrimonio di esperienze per dare risposte altamente qualificate ai bambini e alle coppie”.

La lettera nasce dall’“estrema preoccupazione” per quel “‘sistema-Italia’, faticosamente costruito negli anni, riconosciuto e apprezzato dalla comunità internazionale” ormai entrato in una crisi “che sembra non avere fine, mentre meriterebbe qualità ed efficienza.

Ecco i punti evidenziati nella lettera che si auspica diventino oggetto di discussione con il governo e relativi alla difficile collaborazione con la Commissione Adozioni Internazionali (CAI), l’organo politico di indirizzo e controllo del settore:

  • l’assenza di una gestione collegiale della stessa CAI;
  • l’esclusione degli enti autorizzati come soggetti operanti e interlocutori delle Istituzioni dei Paesi di provenienza dei bambini in piena collaborazione con la nostra Autorità centrale come in passato;
  • l’assenza di collaborazione anche solo consultiva;
  • il mancato esame delle istanze di autorizzazione per operare in nuovi Paesi;
  • il ritardo del rimborso di progetti di cooperazione nei Paesi esteri, già realizzati e finanziati dagli enti;
  • la mancata pubblicazione dei rapporti statistici sulle adozioni internazionali realizzate nel 2014 e nel 2015, determinanti per individuare politiche efficaci in materia;
  • le difficoltà delle famiglie nel comunicare con la CAI;
  • la mancata riflessione sui criteri di designazione dei rappresentanti delle associazioni familiari quali componenti della CAI.
  • Infine va sottolineata la necessità di un confronto costruttivo sul ruolo degli Enti Autorizzati nel “sistema-italia”, considerata anche la presenza di un Servizio pubblico per le adozioni internazionali, ad oggi operativo in cinque regioni, al fine di creare sinergie e sviluppare coordinamenti capaci di mettere a disposizione il patrimonio di esperienze per dare risposte altamente qualificate ai bambini e alle coppie.

Da qui la richiesta al governo di un “intervento risolutore” la possibilità di un “incontro urgente nella speranza e convinzione di una risposta indifferibile e decisiva per il futuro dei bambini, delle famiglie e degli operatori delle adozioni internazionali”.

Ecco gli Enti autorizzati firmatari:

AMICI MISSIONI INDIANE (AMI); A.Mo ATTRAVERSO IL MONDO PER UN SORRISO; CRESCERE INSIEME ONLUS; ASSOCIAZIONE IL CONVENTINO; Fondazione AVSI; IN CAMMINO PER LA FAMIGLIA – I.C.P.L.F.; INTERNATIONAL ADOPTION; ISTITUTO LA CASA; CENTRO ADOZIONI LA MALOCA; ASSOCIAZIONE MEHALA; N.A.D.I.A. ONLUS; RETE SPERANZA ONLUS; SJAMO (SAO JOSE’ AMICI NEL MONDO); CIFA ONLUS; N.A.A.A.; Ai.Bi. ASSOCIAZIONE AMICI DEI BAMBINI; NUOVI ORIZZONTI PER VIVERE L’ADOZIONE (N.O.V.A.); I BAMBINI DELL’ARCOBALENO – BAMBARCO ONLUS; C.I.A.I. – CENTRO ITALIANO AIUTI ALL’INFANZIA; I FIORI SEMPLICI ONLUS; LA PRIMOGENITA INTERNATIONAL ADOPTION; AMICI TRENTINI; AAA ASSOCIAZIONI ADOZIONI ALFABETO; ASSOCIAZIONE BAMBINI CHERNOBYL; ASSOCIAZIONE CICOGNA AMICI DI CHERNOBYL, Direttore A.R.A.I. – Regione Piemonte convenzionata con Regioni Liguria, Valle d’Aosta, Lazio e Calabria

Per info 
Pietro Ardizzi,
portavoce dei 27 Enti Autorizzati,
cell. 339.4631587
CARE – Coordinamento delle Associazioni familiari adottive e affidatarie in Rete 
(coinvolge 25.000 famiglie ed è costituito da 33 Associazioni familiari).
Monya Ferritti, Presidente CARE, cell. 342.8114789